ATLETI CON DIABETE MELLITO TIPO 1: C’È UN MODO PER SEMPLIFICARE LE REGOLE DEL WADA?

banner per sitoTuttavia, chi ne fa uso per scopi terapeutici, come gli atleti affetti da diabete, non potendone fare a meno, possono superare il divieto acquisendo una autorizzazione particolare meglio conosciuta come TUE a cura del CEFT (Comitato Esenzione ai Fini Terapeutici),           del CONI-NADO

Il  NADO,  è appunto l’Organismo che sostanzialmente, insieme al CONI vigila sul rispetto e l’applicazione delle  norme sportive antidoping emanate a livello mondiale dal WADA, perché il problema del doping, e dell’antidoping è  un problema che interessa  tutti i paesi del mondo.

Pertanto, in Italia, tutti gli atleti tesserati per FSN/DSA/EPS con certificato di idoneità sportiva agonistica ed affetti da patologie come diabete tipo 1 o tipo 2  che sono utilizzatori di insulina  devono/dovrebbero  richiedere l’esenzione per scopi terapeutici.

La certificazione e la compilazione della modulistica risulta alquanto complessa, ma anche mortificante, e per alcuni versi anche discriminate ed inutile perché occorre dimostrare una condizione che di fatto è già normalmente attestata dal Sistema Sanitario Nazionale. Va inspiegabilmente rinnovarla periodicamente, e determina infine un aggravio di costi a carico dell’atleta.

L’ANIAD, in qualità di Associazione che tende a tutelare i diritti delle persone con diabete, ha da tempo avviato un confronto con CONI e NADO allo scopo di ottenere una revisione del processo autorizzativo e di certificazione.

Preso però atto che il livello Italiano è sottoposto alle competenze del WADA, cioè di un Organismo Internazionale abbiamo pensato di spostare l’attenzione e la discussione su di un tavolo extra nazionale attraverso l’auspicato intervento dell’IDF (International Diabetes Federation) del quale siamo membri.

Per tale motivo ANIAD in occasione del Congresso IDF che si svolge a Busan in Korea dal 2 al 6 dicembre 2019 ha presentato tramite il suo delegato un poster di informazione e sensibilizzazione utile a richiamare l’attenzione sulla problematica.

L’iniziativa intrapresa in ambito internazionale è ovviamente tesa a generare un interesse quanto più possibile diffuso affinché si istruisca un auspicato processo di revisione rispetto all’attuale sistema di certificazione in un ottica di semplificazione per l’atleta affetto da diabete.

 

vai al poster originale
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Testo Tradotto 

 

Dott. Gerardo Corigliano Delegato ANIAD al Congresso Regionale IDF di Busan (Corea) 2-6 dicembre 2019

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