Intervista all’atleta Manuela Musu: “Era una sfida tra me e Mister diabete, ma ho vinto io”

Convinti che siano le vostre esperienze e i vostri racconti a stimolare, diffondere e influenzare in positivo nuove buone pratiche, proseguiamo il nostro ciclo di interviste. Questa volta diamo voce a Manuela Musu, atleta sarda, diabetica, che ha partecipato alla 100 km del Passatore e a tante altre gare.

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Abbiamo chiesto a Manuela di parlarci del suo rapporto con il diabete e di come affronta le sfide sportive.

<<Ho scoperto di essere diabetica all’età di 13 anni. Avendo già familiarità con questa patologia, in quanto ho due cugine di primo grado nella stessa condizione, l’ho accettato senza nessun  problema. Il medico, che mi aveva preso in cura, durante i 18 giorni di ricovero, tutte le mattine mi faceva delle lezioni spiegandomi che si poteva convivere tranquillamente con il diabete. Mi spiegava appunto che se tenuta sotto controllo, tale patologia non avrebbe comportato alcun tipo di problema o delle complicazioni. Gli amici e i  familiari mi sono stati vicino, si preoccupavano per me, ma senza farmi sentire diversa dagli altri>>.

<<Attualmente mi curo con la terapia  multi iniettiva e seguo una dieta prescritta dal mio nutrizionista, il dott. Fagnani. Questa dieta, se seguita alla lettera, mi permette di fare solo la basale e qualche unità quando mangio carboidrati>>.
<<Gli sport che pratico attualmente sono Kick boxing e atletica, quest’ultima a livello agonistico. Generalmente il diabete non influisce sulle mie attività sportive, controllo sempre la glicemia prima e dopo. Mentre, quando faccio allenamenti particolari do un’occhiata alla glicemia anche durante l’attività fisica>>.
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<<Ho disputato gare di vario tipo dai 1500m in pista sino alla 100km del Passatore(che prevede un percorso che parte da Firenze e arriva fino alla cittadina di Faenza, in Emilia Romagna). Oltre a ciò, faccio gare di trail e anche in questi casi, ho partecipato allo Scenic trail in Svizzera, ho fatto il Cortina trail, il Sardinia trail che consiste in una gara di 100km in 3 tappe consecutive, il SardiniaUltramarathon anche questa 80km in 2 tappe e l’Utss di Baunei (sempre in Sardegna). Tra le varie esperienze di gara, mi sono rimaste tutte nel cuore, soprattutto  le più dure. Però, quella che ricordo con più  piacere è sicuramente la 100km del Passatore. La preparazione è stata durissima, perché  durante gli allenamenti quando facevamo i lunghi puntualmente andavo in ipoglicemia e questo non mi ha permesso di fare più di 45km in allenamento nonostante portassi con me sempre da mangiare. La mia paura era di non riuscire a tagliare il traguardo, ma il giorno  della  gara ad ogni ristoro mi fermavo misuravo glicemia e ripartivo. Era una sfida tra me e MisterD (mister diabete), ma ho vinto io: dopo 12ore e 29minuti ho tagliato il traguardo. Quella è stata davvero una soddisfazione bellissima, l’adrenalina  era a 1000 e c’ero riuscita senza nessun intoppo>>.
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 <<Penso che praticare un’ attività sportiva sia importantissimo in quanto ti aiuta a stare in forma e tenere sotto controllo il livello glicemico>>.
Grazie Manuela di averci raccontato la tua esperienza e noi di Aniad ti facciamo un grosso in bocca al lupo per le prossime gare (soprattutto per l’8 aprile a Roma).

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