Terza parte intervista atleti ANIAD per Maratona di Roma

E con questa terza parte chiudiamo gli articoli dedicati alla Maratona di Roma dell’8 aprile, ringraziando, prima di tutto, coloro che hanno collaborato con noi parlando e mettendo nero su bianco i propri pensieri riguardo alla gara che si avvicina sempre di più e facendo un grossissimo in bocca al lupo a tutti gli atleti coinvolti!

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Apriamo le interviste con Juan Ortega Goya: <<Per prima cosa mi presento. Sono di Vitoria (Paesi Baschi), ho 42 anni, 2 bambini (8 e 5 anni) e sono diabetico da circa 4 anni. Mi è sempre piaciuto correre (a livello popolare) e infatti il ​​diabete mi ha sorpreso mentre preparavo una maratona. Quindi sin dall’inizio il mio diabete è stato collegato allo sport. Ho corso 5 maratone, 2 di queste quando ero già diabetico. Mi piace sottolineare che il mio miglior personale è di 2h47’. In questo caso penso che la malattia sia un aiuto per me, perché mi fa essere più costante nella formazione mi spinge a mangiare meglio. Che si traduce un una migliore prestazione in gara.
Ci sono persone che hanno paura di praticare sport a causa dell’ipoglicemia. Io penso che la chiave sia la costanza. Se fai sport solo una o due volte alla settimana è molto più difficile da controllare rispetto a quando lo fai 3 o 4 volte perché avrai squilibri con l’insulina basale. Nel mio caso ho eseguito 4,5 o 6 giorni a settimana e che rende i miei bisogni basali sono minimi e quindi il rischio di ipoglicemia è molto basso.
Ho la Barcellona Marathon (11 marzo) e poi farò quella di Vitoria (6 maggio). Due maratone in 2 mesi è una sfida importante in sé. A ciò si aggiunge l’invito dell’ANIAD alla gara di Roma. Sportivamente parlando è pazzesco eseguire 3 maratone in meno di 2 mesi, ma l’esperienza che ho mi permette di provarci e crederci. Quindi ho accettato l’invito. A Roma ho deciso che non guarderò a lungo l’orologio e cercherò di godermi il meglio della convivenza con gli altri atleti diabetici. Sarà sicuramente un’esperienza fantastica>>.

E questo è il commento di Carmine Corriga, atleta sardo: <<Ciao sono Carmine Corriga, mancano poco più di tre settimane alla Maratona di Roma! Sono super concentrato per questo avvenimento, non vedo l’ora! Il desiderio di Abbracciare tutti gli Amici Aniad è tanta! L’adrenalina sale , gli allenamenti “ nonostante il mio problemino al tendine “ proseguono abbastanza bene! Questo fine settimana faccio l’ultimo lunghissimo di 36 km , speriamo bene!   E poi ci siamo! Buoni allenamenti a tutti!>>.

Roma, 14 Giugno 2012 Palazzo Chigi - Il Presidente del Consiglio Mario Monti incontra il Presidente della Repubblica Francese Francois Hollande

Un atleta tedesco, Andreas May, racconta: <<La mia Roma Marathon sarà un debutto: la mia prima lunga competizione con il sistema di infusione dell’insulina a circuito chiuso. Da ottobre, ho utilizzato l’app AndroidAPS, che utilizza i punteggi Dexcom CGM per regolare la velocità basale della mia pompa per insulina Spirit Combo ogni 5 minuti.  Nella vita di tutti i giorni, il sistema a circuito chiuso ha più che dimostrato se stesso: nonostante i valori più alti negli sport, ottengo un Hba1c di 6.0 senza ipoglicemia! Sono molto curioso di sapere se l’app può controllare correttamente la glicemia durante la maratona. La mia preparazione atletica non era esattamente mirata.  A causa del mio momento clou della stagione, l’Ironman Hamburg in estate, ho corso pochissimo in inverno, ma ho nuotato, ho pedalato e finalmente ho anche sciato. Quindi non vedo l’ora di correre alla Maratona di Roma, la mia prima lunga di quest’anno, in una grande città. Si tratta tra l’altro di un’esperienza unica per me, il giusto mix di visite turistiche, formazione terapeutica, sperimentazione del “sistema a circuito chiuso” e condivisione di esperienze con gli altri atleti con diabete provenienti dall’Italia e molti altri paesi. Non vedo davvero l’ora!>>

Mentre, qui parla Simone Sciortino: <<Quest’anno arriverò alla maratona di Roma con il sorriso e la serenità di aver fatto bene in tutti questi mesi di preparazione. Sto sempre più vicino a trovare quel difficile equilibrio che tutti gli atleti cercano ancor più noi super atleti diabetici. Per me sarà l’occasione di conoscere nuovi amici con i quali condividiamo la stessa passione e la medesima sfida quotidiana. Sono certo che anche questa volta , da questa esperienza, ne uscirò arricchito grazie alla partecipazione ed alla condivisione di consigli e parere da parte di tutti i partecipanti. Ci siamo quasi e non vedo l’ora di essere sulla start line!!! Forza sempre! A presto Simone>>.

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E infine, come si dice ‘the last but not the least’, Carlo Balduzzi: <<Sveglia all’alba… calcola i cho e fai colazione… diminuisci la basale 2 ore prima… vestiti… prendi le borse (anche quella del lavoro)… sali in macchina… via verso il mare.. inizia l’allenamento… corri Carletto corri… ripetute, lunghi e lunghissimi, progressivi, potenziamenti e collinari… corri Carletto corri, in lontananza ci sei tu e più corri, più ti vuoi bene, più ti fai del bene e più ti avvicini a te stesso!!! Ho avuto la sfortuna nel 2016 di correre una Maratona tutta intera, senza prepararla, senza pensarla. Sono arrivato a Firenze per partecipare, insieme al Weloveinsulina Team, al’appuntamento annuale che ci vede ospiti di questa stupenda manifestazione e che ci da l’opportunità di correre mezza gara per continuare a divulgare il nostro messaggio… ma nella mia testa c’erano 42 km… purtroppo! Per mia sfortuna quel giorno ho vissuto una delle emozioni più belle della mia vita, dopo 31 anni di Diabete Tipo 1 (ma su questo so di essere in ottima compagnia)… ricordo ancora il 39esimo km e la telefonata che ho fatto a casa a mia moglie Miriam e mio figlio Francesco, non sapevano nulla e restarono increduli ed eccitati, il mio ragazzo mi tenne compagnia per 1 km intero leggendo barzellette EMOZIONI FORTI. Per mia sfortuna certe emozioni ti restano dentro e non si affievoliscono con il tempo.  Ho trascorso i 3/4 della vita a mantenere un equilibrio, forte di una promessa che mi fece tanti anni fa un medico: se farai sempre le glicemie, se mangerai bene, farai la giusta quantità di insulina e praticherai tanto sport, nella vita potrai raggiungere qualsiasi risultato. Aveva ragione quel medico e quando ho terminato quella Maratona quella ragione mi ha portato un risultato che stentavo a credere fosse reale, ero talmente carico di emozione che non riuscii nemmeno a piangere (o forse ero così disidratato che dal mio corpo non sarebbero usciti più liquidi nemmeno a strizzarmi !?!). Ora vi chiederete, dove sta la sfortuna in tutto questo ? Sta nel fatto che sono un testardo ed una volta volta fatta una maratona mi sono messo in testa che dovevo riprovarci… e l’ho fatto, ci ho provato altre 2 volte ma nessuna delle 2 è andata a buon fine (soprattutto per problemi intestinali). Insomma, con Roma ho un conto in sospeso e non ho il carattere di chi lascia le cose insolute. Devo ammettere che i problemi intestinali, in particolare le congestioni, non sono facili da risolvere o prevenire… più semplice gestire la glicemia durante una gara o un allenamento lungo! Ma allora perchè continuo a provarci ? cosa è cambiato o cosa c’è di nuovo che mi fa pensare di dover ritentare? C’è ANIAD,  ci sono i consulenti ANIAD che mi stanno aiutando a trovare una soluzione che mi permetta di arrivare fino in fondo, ci siete tutti voi che mi farete compagnia e che siete gli esempi a cui mi ispiro ogni giorno, so che in ogni caso mi sosterrete come io farò con voi e questo mi fa sentire al sicuro!  Ci sono tanti bambini e tanti genitori che ci guardano e che cercano speranze o conferme… vorrei che noi diabetici adulti, soprattutto noi iscritti ANIAD, rappresentassimo una promessa, la stessa promessa che quel medico fantastico ha fatto a me! E’ per questo che vale la pena riprovare ogni volta a correre quei 42 km… è il modo che ho per ricongiungermi con Carletto, quel bambino di 10 anni che nel cuor suo avrebbe voluto correre libero ! Non sarà il Diabete a fermarmi, anzi a me il Diabete ha messo il Turbo>>.

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