Giovane diabetico in solitario tra gli Appennini Tosco-Umbri-Marchigiani-Laziali Tour del Centro Italia

talini

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Sono un amante della bicicletta, senza esperienze di gran fondo anche se nel periodo adolescenziale ho gareggiato per tre anni.
Brevemente mi presento: ho 29 anni, mi chiamo Mauro Talini e nel lontano 1984 mi fu diagnosticato il diabete insulinodipendente.
In tutti questi anni ho praticato il ciclismo come semplice passione, limitandomi a fare qualche uscita occasionale dopo lavoro, ma ho sempre coltivato il sogno di partire per chissà per quale meta, cimentandomi con me stesso ed il mondo che mi circonda per quel desiderio di avventura e di sfida che credo celiamo tutti dentro di noi.
Così dopo mesi di allenamento, sono partito in solitario accompagnato da un’atmosfera di incredulità e in alcuni casi di preoccupazione alimentata specialmente da persone a me più vicine; questo non faceva altro che spronarmi e convincermi ulteriormente in quello che stavo per fare.
Per effettuare il giro del centro Italia ho impiegato 7 giorni alla media di 178 Km al giorno per un totale di 1246 Km percorrendo il seguente itinerario giornaliero:

1) Partenza il 22 Aprile da Massarosa (LU) ed arrivo ad Arezzo via Firenze. Tratto pianeggiante con pochi saliscendi (192 Km).
2) Arezzo-Perugia-Assisi-Nocera Umbra. Tratto impegnativo con salite di 154 Km.
3) Nocera Umbra-Passo Cornello-Recanati-Loreto-Macerata: Tratto con picco massimo di 813 metri e lungo 146 Km.
4) Macerata-Visso-Terni-Narni-Otricoli. Tratto collinoso di 172 Km.
5) Otricoli-Roma-Civitavecchia-Tarquinia. Tratto pianeggiante di 181 Km.
6) Tarquinia-Grosseto-Roccastrada-Siena. Tratto impegnativo, specialmente per arrivare a Roccastrada per salite ripide, di 203 Km.
7) Siena-San Gemignano-Volterra-Cecina-Pisa-Massarosa. Tratto anche questo non privo di difficoltà di 198 Km.

Ho attraversato paesaggi stupendi persi nel verde delle colline toscane-umbre, con paesi quasi dimenticati, dove il cosiddetto progresso e la civiltà tecnologica del nostro tempo sembrano non essere ancora arrivati e dove si respira un’aria di pace e di tranquillità.
Ho alloggiato in piccoli alberghi dove capitavo, con la fortuna peraltro di aver trovato durante tutto il tragitto bel tempo e di essermi imbattuto con persone semplici e disponibili.
E’ stata un’esperienza unica, arricchente sotto ogni profilo che spero di ripetere il prossimo anno, magari con mete più ardue ed ambite.

Riguardo al diabete, posso ritenermi soddisfatto, in quanto il mio più grande problema è stato solo lo sbalzo di glicemia tra la sera e la mattina, mentre durante il giorno nel pieno dell’attività fisica si stabilizzava.
La media dei controlli giornalieri è stata di 10/12 stick.

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